Accompagnamento alla comunicazione digitale dell'Impresa: il fattore tempo #1

Il fattore tempo: risorsa personale o leva strategica?

Comunicarsi bene non è un'impresa facile! Mi verrebbe da dire, soprattutto se si vuole stare al passo con i tempi e seguire la trasformazione digitale in corso. Esserci non è più una scelta, ma una necessità.

"Non ho tutto questo tempo da buttare. Ma se faccio questo non posso più fare il mio lavoro. Prendo uno stagista e gli faccio gestire queste cose". Queste le frasi più ricorrenti ma anche quelle che confermano una visione non ancora allineata con la realtà del mercato e le sue nuove esigenze. Parliamo di microimprese e piccole e medie imprese, spesso a conduzione famigliare, che ogni giorno si trovano di fronte al dilemma di come fare per stare al passo con i tempi. Leggere, provare ricercando informazioni sul web pare siano le soluzioni iniziali mescolate anche ad un'osservazione di ciò che fanno i competitor. Ma tutto questo non può funzionare se alla base non vi è una consapevolezza del cambiamento.
Innanzitutto è necessario imparare ad utilizzare i termini corretti per educare alla cultura digitale, che non si tratta solo di inclusione di tecnologia ma di nuovi modelli comunicativi e opportunità che, attraverso la tecnologia, possono apportare benefici.


Investire il tempo nell'attività di comunicazione: Comunicazione intesa come produzione di contenuti mirati alla promozione e valorizzazione di un Brand, prodotto o servizio, un'attività che apporta un contributo valoriale che ricade anche sul Pricing. Più il Brand è conosciuto, ritenuto affidabile e maggiori saranno le opportunità di vendita. Più il Brand riuscirà a costruire intorno a sé una Comunità che condivide valori e informazioni maggiore sarà la possibilità di crescita e di miglioramento. Più il Brand è riconosciuto maggiore sarà la sua capacità di attrarre nuovi clienti. Tutto questo richiede tempo, richiede un investimento di tempo e una serie di attività pianificate e programmate in maniera attenta e puntuale.

Oggi il tempo è un fattore determinante. Come quantificarlo? Come valutare i benefici di questo investimento?
Quanto valuto il mio tempo? e in quale attività lo voglio impiegare? 
Partendo dal presupposto che l'attività di comunicazione deve essere fatta - non è più una scelta ma una necessità - la prima riflessione riguarda il tempo. Tempo inteso come risorsa da dedicare al core business e tempo come leva strategica di chi sa fare il lavoro impiegandoci meno nel raggiungimento dei risultati. Qui le due chiavi di lettura nella gestione della comunicazione a livello temporale (prima ancora che a livello qualitativo): ho il tempo necessario per fare questa attività? Questa attività quanto è in grado di fare crescere il mio business? Ed ecco che qui inizia a svilupparsi il piano di marketing e comunicazione sul quale è necessario riflettere. Soprattutto iniziando a delineare obiettivi che voglio raggiungere, target che voglio coinvolgere, strategia che devo attivare, azioni che devo mettere in campo e strumenti che dovrò impiegare.
Obiettivi chiari dunque e strategia ben sviluppata permetteranno di quantificare il tempo, ma anche i risultati ai quali si vuole ambire. Una comunicazione mirata al business e ai risultati economici chiari da raggiungere e quindi ad una visione della comunicazione come investimento per ottenere ciò che si desidera.
Obiettivi chiari, realizzabili e temporalmente ben identificati sono i principali aspetti su cui concentrarsi inizialmente. Fattibilità dunque una delle parole chiave di questa fase. E soprattutto capacità di quantificare il tempo necessario alle azioni.
L'esempio classico è nella stesura delle attività in un File Excel - "Per fare tutto questo ci impiego due giorni". Sicuramente se questo non è il tuo lavoro e se non fa parte delle tue competenze (continuiamo a tralasciare l'aspetto qualitativo), un professionista impiega dalle 2 alle 4 ore in totale, ed ecco che lo scenario che si apre è quello di vedere il fattore tempo un valore.