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domenica 24 marzo 2013

William Carrer regista del film Venezia Impossibile - racconta "la sua Venezia possibile!"

La video intervista di William Carrer regista del film made in Veneto Venezia Impossibile, presenta la metafora della produzione.


Disincanto: una metafora per raccontare la Venezia moderna 


Responsabile comunicazione Francesca Anzalone

martedì 31 luglio 2012

Il web 2.0 e la comunicazione online - alcune regole da seguire ...

Ieri una conversazione mi ha ricordato quanto noi "addetti ai lavori" siamo sempre proiettati verso l'aggiornamento costante :-) e quanto spesso i clienti stiano ancora brancolando nel buio ... inizia così il viaggio tra quotidianità e mistificazione :-)

mercoledì 2 maggio 2012

Content Marketing - la notizia come strumento di visibilità

Proseguendo sugli aspetti operativi dell'ufficio stampa online e della divulgazione dei comunicati stampa web 2.0 e delle notizie in formato 2.0 ho pensato di inserire qualche tips & tricks ;-) ulteriore ...
Più l'argomento è circoscritto maggiore sarà la sua efficacia comunicativa, vale a dire la notizia viene trovata da chi realmente sta cercando l'argomento. In questo caso avremo quindi 1) il valore aggiunto di ricevere visite profilate, ovvero il navigatore è interessato all'argomento 2) se categorizzata correttamente, sarà sempre a disposizione del navigatore sotto una categoria/etichetta facilmente identificabile ...

martedì 14 febbraio 2012

Facebook, tanti amici o tante conversazioni???

Ed eccoci ad una dolente nota :-D Facebook e il suo uso ... Meglio tanti amici o meglio essere oggetto di tante conversazioni? La mia risposta? Meglio essere oggetto di tante conversazioni se lo scopo è quello di fare conoscere più realtà che vi appartengono ;-)

Nelle mie ricerche ho voluto osservare il comportamento di chi si butta a capofitto su Facebook a caccia di notorietà, a chi vuole toccare con mano il successo, a chi si vuole mostrare importante ...

giovedì 2 febbraio 2012

Diamo i numeri? NO, diamo i codici! #1/12 - Image Communication & Creativity

Prosegue la strategia di comunicazione ideata da Netlife s.r.l. per la promozione dei propri servizi
Diamo i numeri? No, diamo i codici #1/12 ufficio stampa

lunedì 26 settembre 2011

Il testo nel web 2.0 - per principianti

In questi ultimi giorni ho ricevuto molte email per consigli sulla scrittura web 2.0. Naturalmente ogni argomento va a sé, e soprattutto ogni notizia deve essere declinata in base al tema e al target. Non mi stancherò mai di dirlo, ogni notizia e ogni testo sono una realtà a sé che vive di "comunicazione propria".
Possiamo naturalmente discutere di lunghezze, di accorgimenti, ma non possiamo stilare una regola fissa che possa andare bene per qualsiasi notizia. Ad es. sto lavorando sulla manifestazione Mestre Comics (l'argomento è il fumetto) e verrà declinato in una serie di eventi. Il pubblico per un'ampia percentuale sarà giovane e anche giovanissimo, quindi sicuramente grande frequentatore di social network e di Internet più in generale. Pensando a questo tipo di pubblico i testi dovranno essere sicuramente brevi ed incisivi (diciamo sui 1.500/2.000 caratteri) arricchiti di immagini. Per i più curiosi, interessati all'approfondimento il testo sarà arricchito da una serie di collegamenti ipertestuali che permetteranno di ampliare l'informazione. Ad ogni target corrisponderà un canale sul quale reperire le informazioni che non avranno una netta distinzione formale, ma, verranno sfruttati a seconda dell'utente a proprio piacimento. Ogni informazione sarà quindi un nucleo a sé da navigare (per approfondire l'argomento, per guardare le immagini, per scoprire le novità attraverso i video) senza un sovraccarico informativo per l'utente.
L'informazione verrà quindi trattata a sé in ogni sua declinazione, favorendone la fruibilità.

Quindi:
1) pensare a chi è destinato il testo
2) titolo incisivo ma esplicativo
3) arriviamo al dunque nell'occhiello e presentiamo la notizia
4) diamo la notizia in 1500 battute (max 2.000) ma con collegamenti ipertestuali interni in modo da approfondire i vari livelli di lettura.
5) ricordiamoci che siamo nel web 2.0 dove tutti i contenuti devono poter essere condivisi con semplicità (quindi ricordiamoci tutti gli strumenti tecnologici per la divulgazione online)
6) il web ci permette un'interazione costante e un cambiamento costante di linguaggi, quindi, lasciamo sempre le notizie commentabili e soprattutto diamo la possibilità di formulare le domande. Inseriamo collegamenti a set fotografici, video, audio e ... cosa sempre piacevole "making of" ....

Buon lavoro :-)


martedì 6 settembre 2011

L'ufficio stampa web 2.0 corso avanzato - informazioni

Viste le numerose richieste di informazioni e dettagli ho pensato di inserire qui di seguito maggiori informazioni: 

Il corso parte da un livello di competenza avanzato, lo può quindi seguire chi ha già frequentato corsi sull'ufficio stampa web 2.0 in presenza o online.
La modalità di fruizione è interamente online su una piattaforma nella quale verranno caricate le unità didattiche, gli spunti di riflessione e di approfondimento, ma soprattutto le attività (esercitazioni) da svolgere online.
Le unità didattiche vengono caricate il lunedì (a cadenza settimanale) con una serie di esercitazioni consigliate, un'indicazione temporale da dedicare al corso è di c.a. 10 ore settimanali. La mia presenza sarà comunque costante sia nel dialogo che nel confronto. Non vi sono orari fissi nei quali interagire, bensì la possibilità di organizzare autonomamente l'aggiornamento in base anche agli impegni lavorativi.
Il corso è in questo caso pratico, cioè affronta tematiche legate alla strumentazione, allo stato dell'arte alla metodologia e all'importanza della selezione degli strumenti a disposizione dell'ufficio stampa nell'era del web 2.0
Trattandosi di un corso di livello avanzato e di tipo pratico il rapporto sarà principalmente incentrato uno a uno (docente-discente) al fine di rendere il corso il più efficace possibile.

PROGRAMMA
Corso di tipo pratico
1) Che cos’è un ufficio stampa online? Sito web, WordPress, Blog? analisi delle esigenze e identificazione dello strumento. Dalla progettazione alla selezione degli strumenti. 3 settimane

1^ settimana:  si identificano e si analizzano i vari strumenti a disposizione. Dal sito web ai vari Wordpress e blog. Cosa sono come funzionano, quali caratteristiche e quali opportunità offrono.
2^ settimana: come si identificano le necessità di strumentazione e come si sfruttano appieno le opportunità della strumentazione. Scheda di analisi esigenze, obiettivi e valorizzazione.
3^ settimana: come si progetta la struttura online a disposizione di media e di pubblico, quali strumenti selezionare e come renderli efficaci.

2) L’informazione e la divulgazione nel web 2.0. Divulgazione manuale o divulgazione automatizzata, diversificata, sincrona e asincrona ? Dall’identificazione delle necessità alla programmazione delle azioni con gli strumenti più appropriati e “up-to-date”. 3 settimane
4^ settimana: l'informazione. Analisi della differenza tra tipologie di diffusione. Riflessioni sui differenti modus operandi nella divulgazione dell'informazione (automatizzata, sincrona, asincrona ...)
5^ settimana: Scheda di analisi esigenze e pianificazione della divulgazione.
6^ settimana: Gli strumenti di divulgazione, cosa offre il mercato e cosa è utile alle necessità.

 3) Facebook, Twitter, Flickr, Youtube, … ho l’account e adesso? Pianificazione delle strategie e integrazione dei social. Analisi dei widget, gadget e aggiornamento costante degli strumenti. La comunicazione online 2.0. Aumento la visibilità, creo la mia immagine e … misuro i risultati. 3 settimane
7^ settimana: la pianificazione delle strategie e i social network
8^ settimana: la strumentazione a disposizione
9^ settimana: che cosa significa comunicazione online 2.0, analisi delle opportunità


4) Come gestire le relazioni esterne e le pr attraverso il web 2.0, dalla popolarità personale alla credibilità online. Cosa scrivo? Come lo scrivo? Quando lo posto? 2 settimane
10^ settimana: PR online che cosa sono, come si conducono e come si costruiscono
11^ settimana: Progettare e supportare la propria credibilità/popolarità online

5) Webmarketing, capire quale percorso seguire per raggiungere gli obiettivi prefissati. Far crescere l’Immagine e ottenere web popularity. Come funzionano i motori di ricerca? Come riesco a “farmi trovare”? 2 settimane.
12^ settimana: webmarketing che cos'è e come funziona. Spunti di riflessione
13^ settimana: i motori di ricerca e la popolarità, caprine il funzionamento e valutare i canali corretti

Prorogato il termine di iscrizione fino al 15 settembre! Con pagamento entro e non oltre il 15 settembre :-)

lunedì 29 agosto 2011

Comunicazione web 2.0: un esempio di eccellenza proposto da Working Capital

Oggi vorrei condividere con voi un ottimo articolo di Working Capital, interessantissima risorsa e sicuramente un ottimo spunto di rifelssione e approfondimento dell'efficacia delle strategie di comunicazione web 2.0 - http://www.workingcapital.telecomitalia.it/2011/08/turismo-e-social-media-leccellenza-e-toscana/
L'articolo riporta un caso di successo, quello della Toscana che, con http://www.turismo.intoscana.it/ e http://www.talktotuscany.com/ presenta la strategia utilizzata e i risultati ottenuti attraverso le parole del responsabile marketing e comunicazione di Fondazione Sistema Toscana Mirko Lalli.
Buona lettura

domenica 28 agosto 2011

Gestire un proprio ufficio stampa? Magari web 2.0? Imparalo online

Chi segue corsi di formazione sull'ufficio stampa web 2.0 e' spesso un professionista che opera gia' nel settore e che vuole ampliare le proprie competenze e le opportunita' di diffusione dell'informazione, naturalmente rimanendo al passo con i tempi. La concorrenza oggigiorno e' altissima e sempre piu' spesso la varieta' di servizi proposti fa la differenza. Cosi' come anche la professionalita' maturata nel tempo e quindi i contatti stessi. In altre parole e' piu' semplice avere un referente che coordina e gestisce un servizio a 360 gradi piuttosto che tanti interlocutori con i quali confrontarsi. In termini economici parliamo di minor tempo (parlo con un referente che si occupera' di seguire personalmente il lavoro) e di gestione amministrativa semplificata ( avro' dei costi gia' intabellati in un piano economico).

Fatte queste premesse del caso la gestione dell'ufficio stampa web 2.0 Avra' come obiettivi: imparare a sfruttare al meglio il mezzo di comunicazione imparando a conoscerne i meccanismi e il linguaggio; sviluppare nuove competenze rispetto all’ufficio stampa tradizionale (offline); creare un proprio modello operativo. Si trattera' quindi di capire quali operazioni effettuare per l'organizzazione del lavoro, come crearsi delle schede operative da riutilizzare ogniqualvolta si presentera' la stessa tipologia di attivita', avere chiari i processi attraverso i quali condurre determinati servizi e procedere quindi con una pianificazione sistematica del lavoro.
Cio' che emerge sempre piu' spesso e' la mancanza di scientificita' nell'organizzazione del lavoro, metodo e tempistica.
Tra gli argomenti quindi oltre alla:
- redazione di comunicati stampa
- impostazione e coordinamento delle atti ita' dell'ufficio stampa
- organizzazione di una conferenza stampa;

Vi sara' anche la stesura di:
- schede di lavoro destinate alla gestione del calendario, al coordinamento e alla supervisione del lavoro. Oltre alla:

Consapevolezza del web 2.0 con
- strumenti web 2.0
- strategie web 2.0

Per informazioni francesca.anzalone@netlifesrl.it

lunedì 11 luglio 2011

Blog o VideoBlog? comunicare con l'immagine personale

Sono sempre più convinta che il futuro sia nel video ... naturalmente legato a testo e collegamenti iperMEDIALI. E' questa la giusta direzione, quella che permette una comunicazione a 360° ad un dialogo sereno con il nostro visitatore, interlocutore, referente. In altre parole comunicazione sociale.
Perché la televisione è il mezzo che coinvolge maggiormente? Sicuramente per la sua diffusione e la facilità di utilizzo, ma anche perché si ha sempre un volto di fronte, un volto che diventa "famigliare", che si impara a conoscere ... che si impara a seguire. Un timbro, quello della voce ostico o piacevole, che impariamo a seguire ... e online? Online succede come nella realtà, un volto, il gesticolare, la voce, il modo di presentarsi fanno la differenza, ti avvicinano maggiormente ...

Il futuro è nel videoblog :-)
Ne sono convinta ormai da un anno, e la direzione dei miei suggerimenti è sempre questa, ma attraverso il Blog, ancora di più soprattutto attraverso le vostre mail, le vostre richieste, le vostre domande, mi convinco sempre più che l'immagine "personale" sia sempre la chiave di volta.

Sempre più spesso ricevo richieste di amicizia su Facebook con la dicitura seguo il tuo blog sull'ufficio stampa e volevo "vederti in faccia"; altrettanto spesso le richieste sono ma sei andata in questo posto e non hai scattato neppure una foto? non c'è un video in cui lo descrivi?
Anche nei posti in cui mi reco per conferenze stampa, presentazioni, vernici ed incontro qualcuno mi dicono sempre "finalmente abbiamo un volto"! In effetti è sempre stato un aspetto del web che ha fatto la differenza ... superato poi dai social network ... ma giustamente ... bisogna ancora linkare :-) la dimensione personale da quella pubblica (cosa a cui se non sei un personaggio televisivo non sei abituato).

Vale la pena tentare un esperimento :-) e allora ... rimanete sintonizzati :-D
Francesca

mercoledì 22 giugno 2011

Skype - uno strumento indispensabile (ormai) per l'Ufficio stampa

Chiamate, videochiamate, chat ... in altre parole skype

Un approfondimento merita uno strumento ormai indispensabile per l'ufficio stampa. Tutte le novità il blog aggiornato con casi interessanti di utilizzi differenti si possono leggere su http://blogs.skype.com/it/

Uno strumento gratuito che cambia sicuramente il modo di lavorare, e quello di comunicare. Skype è chat (messaggistica in tempo reale) uno strumento di comunicazione sincrono che permette il trasferimento di file; è possibilità di chiamare un utente che possiede lo stesso strumento gratuitamente oppure di videochiamarlo; ma è anche uno strumento che permette di effettuare telefonate a telefoni fissi (comunque a costi vantaggiosi).
I contatti si possono inserire nella lista contatti modificandone i nomi (è molto utile questa possibilità poiché possiamo creare la nostra lista inserendo i dati che meglio identificano la persona e l'azienda o la testata di riferimento). So sempre quando il mio contatto è in linea e la disponibilità ad essere "disturbato" o meno a seconda del suo stato (occupato, libero, non al computer ...).
La facilità di gestione della comunicazione con skype è ottimale, passo direttamente il file, e mi rimane traccia delle conversazioni (a seconda delle impostazioni).

Uso skype costantemente, è facile, è veloce, mi permette di comunicare direttamente con la persona desiderata e con questa di dialogare. Molto spesso lo si usa per riunioni a distanza, esistono degli interessanti accessori come il microfono amplificatore che posto al centro del tavolo permette a numerosi partecipanti di ascoltare la conversazione e di intervenire seduti comodamente senza utilizzare cuffie o microfoni personali. Collegati poi ad un grande schermo la visione degli altri interlocutori è ancora più semplice ed efficace. In video chiamata si sostituiscono spesso i viaggi di lavoro.
Possiamo quindi inserire tra le valutazioni positive quella di risparmio economico in spese di viaggio. Se dobbiamo effettuare una riunione con il nostro cliente senza la necessità di presenza fisica, si potrà ovviare alla distanza con una buona webcam e un buon microfono. I collegamenti ad internet aiuteranno la visualizzazione di eventuali punti di discussione (es. slide, file da condividere ecc.).
Unica accortezza, ricordiamoci che stiamo costruendo una comunicazione verbale e non verbale: attenzione quindi alla gestualità, al modo di presentarvi, all'immagine che vorrete dare, e soprattutto ricordate che tutti i movimenti devono essere rallentati in funzione di una asincronia tra immagine e audio.

Interessante è il fatto di poter gestire più contatti contemporaneamente, quindi pensare ad una conferenza stampa con più contatti per volta può tradursi in un momento significativo per il vostro lavoro. E' necessario mettere alcune regole di gestione, tipo il coordinamento delle domande, la possibilità di avere un moderatore per la gestione della comunicazione. Ma, anche in questo caso si tratta di un valore aggiunto.

Buon lavoro :-)




domenica 1 maggio 2011

Ufficio stampa 2.0 - perché sceglierlo?

Perché scegliere un ufficio stampa 2.0?

1) Per aumentare il numero di destinatari della comunicazione, X a (ipoteticamente) infinito = io condivido la notizia, ma anche ciascuno dei miei lettori può diventare a sua volta un nuovo mittente, condividendola, commentandola ...

2) Per targetizzare la notizia, non solo attraverso un mailing (mio), ma anche attraverso i canali (feed RSS, Video, Foto, ....) la notizia si inserisce non solo nei miei canali, ma attraverso i canali stessi i tag e i feed si inserisce in canali in cui io non sono in contatto ma i cui destinatari sono interessati all'informazione.

3) Per permettere al mio destinatario (che è anche un destinatario a me sconosciuto) di fruire della notizia nel modo a lui più consono. Sceglierà il canale, e la modalità, video, foto, notizia, feed, commento, nota, tweet ...

4) Per offrire in tempo reale tutto quello di cui sono a conoscenza e voglio fare conoscere. Ovvero rendo il mio lettore partecipe di quanto sto "sentendo" io stesso. Quindi condivido tutto direttamente. Questo è molto utilizzato anche nell'ambito dell'aggiornamento professionale, sempre più spesso è abitudine twettare, inserire su Facebook, aggiornare il Blog in tempo reale. Sicuramente facile e veloce per dare gli elementi principali, le informazioni di base, è Twitter, con pochi caratteri riassumo il concetto. Attenzione, questa operazione, utilissima necessita di competenze di sintesi molto elevate (controproducende sarebbe un riassunto poco sensato, o poco chiaro).


Oggi abbiamo tutti fretta e abbiamo bisogno di interazione ... costante ... in tempo reale.
Siamo abituati a forme di comunicazione differenti e sempre più interattive. Ormai anche la pubblicità diventa un contenuto da personalizzare, lo vediamo costantemente con il Marketing virale, e soprattutto il concetto di condivisione ma soprattutto di interscambiabilità (chiave del nostro sistema di comunicazione). In questo modo diventiamo attori della pubblicità di un prodotto/servizio nel mezzo stesso in cui è stata inserita, novità assoluta rispetto alla tradizionale distribuzione delle informazioni. L'informazione la faccio mia, la personalizzo=la commento, la condivido=la ridistribuisco, divento parte attiva di un processo di cui prima ero solo fruitore, adesso sono autore.

Chi gestisce un ufficio stampa 2.0 questo lo sa, e sfrutta il mezzo di comunicazione in maniera attenta per far sì che la notizia possa essere reperita dal maggior numero di persone, condivisa, risistribuita. Come? Personalizzando la notizia per ciascun sistema in cui viene inserita e taggandola (ovvero strutturandola attraverso parole chiave che si inseriscono in sistemi di distribuzione delle informazioni). Ogni strumento ogni sistema ha un suo linguaggio, un numero di parole a disposizione, un modo differente di presentarsi e di reperimento delle informazioni. Un addetto stampa 2.0 queste cose le conosce. Conosce gli strumenti a disposizione, e conosce, soprattutto, il funzionamento di tali strumenti. Il modo in cui le persone li utilizzano, il numero di caratteri a disposizione, il modo in cui scrivere l'informazione (perché sa come viene fruita dall'utilizzatore).
La notizia quindi viene inserita in Facebook (o come notizia nella bacheca, oppure se è lunga, come Nota da condividere).

I giornalisti sono sempre alla ricerca di informazioni, cose interessanti che possono attirare la loro attenzione, e, sempre più spesso si affidano anche ai social network per il reperimento di queste informazioni. Oltre alle agenzie di stampa, e alle fonti affidabili, sempre più spesso i giornalisti sono interessati a notizie sui social network. Il social network ti permette di avere una miriade di notizie, e soprattutto di targetizzare le notizie (ti iscrivi ad un gruppo piuttosto che ad un altro, oppure stringi amicizia con una persona rispetto che con un'altra), ma soprattutto hai informazioni già taggate. Twitter come Facebook come altri social hanno la possibilità di taggare il destinatario della comunicazione (senza naturalmente inviare un mailing massivo) in questo modo l'addetto stampa 2.0 può fare pervenire l'informazione direttamente nella bacheca. E questo lo farà scegliendo lo stile più corretto, formale, informale, divertente o addirittura decidendo di commentare un link ...

Ufficio stampa 2.0 significa anche diffondere la notizia in modo automatizzato attraverso un numero elevatissimo di canali, targetizzando anche il canale (via RSS, via Blog, via Social Network, via YouTube, via Flickr, ...), sfruttando la mutlicanalità.
L'utente finale decide come fruirne (sotto forma di video, di immagine, di contenuto, di forma ...), quindi il concetto si è capovolto, non è più il mittente che "detta le regole", ma è il destinatario che sceglie la modalità di fruizione. Ovviamente l'addetto stampa 2.0 dovrà avere competenze tecnologiche superiori, in grado di gestire l'inserimento delle varie forme di "notizia" sui canali differenti. Dovrà quindi conoscere i linguaggi dei vari canali.

Ed ancora, tempo reale: posso avere le informazioni, in questo caso la distribuzione dell'informazione in tempo reale attraverso il caricamento di foto, video, contenuti ... ma anche attraverso lo streaming.
La gestione documentale dovrà quindi essere intesa in modo ipermediale e personalizzato, non solo mi dà la possibilità di gestire in tempo reale l'informazione, ma mi permette di gestire la fruibilità delle informazioni gerarchizzandola a seconda della tipologia di target e di canale.



Essere online: il futuro della comunicazione

Una volta si diceva se non hai un sito "sei out" e questo aveva creato una serie di siti vetrina in cui i contenuti e l'utente, quasi non venivano presi in considerazione, solo l'aspetto grafico, o meglio, la gradevolezza era l'elemento centrale. Da qui, grandi delusioni iniziali!

Poi, usabilità e accessibilità hanno iniziato a far ragionare sia i creatori (spesso erano webmaster per "autoproclamazione") sia i navigatori, invitandoli a identificare delle esigenze, delle necessità e delle competenze specifiche. Non più quindi trasposizione del cartaceo in virtuale, ma, progettazione e sviluppo per argomento. Da qui la sparizione del webmaster tuttologo e l'identificazione di competenze specifiche e così richieste ed esigenze sempre più attente da parte del navigatore.

Si pensa quindi allo strumento "nuovo", al mezzo come nuovo mezzo di comunicazione, e si passa alla parte di formazione legata a testi, immagini, studio della navigazione, aspetti specifici e naturalmente aspetti legati al webmarketing.

Da Vetrina a luogo virtuale di interscambio, in cui l'informazione non solo viene raggiunta dal lettore, ma in cui l'informazione raggiunge il lettore.

Ma oggi, che cosa significa essere online, sfruttando appieno il mezzo di comunicazione?

Essere raggiungibili e fruibili anytime, anywhere, anyplace aggiornato ai tempi moderni, dove per tempi moderni significa tablet, ipad, smartphone e avere a che fare con l'integrazione wifi, 3G, ma in proiezione 4G e WiMax che faranno sempre più parte del tessuto urbano.
Comunicare via rete significa risultare fruibili con strumenti e modalità differenti, sostanzialmente 24h su 24. Targetizzando la fruizione dell'utente. Questo è quello che la comunicazione sarà nel futuro (molto) prossimo.
Al giorno d'oggi l'utente "pretende" di poter fruire dei materiali anche nei momenti liberi. Quindi, sono in attesa di un aereo e posso quindi leggere ..., sono in treno, ma ho bisogno di alcune informazioni ...
Oggigiorno il primo strumento di informazione (soprattutto se mi trovo fuori) è Internet. E quindi mi aspetto che questi contenuti siano sempre aggiornati, sempre disponibili e facilmente fruibili da qualsiasi supporto.

martedì 26 aprile 2011

Il Comunicato stampa e la divulgazione 1

Chi, cosa, come, quando e perché? E soprattutto come lo diffondo?

Il Comunicato stampa una volta redatto va anche divulgato, garantendo visibilità e soprattutto correttezza nelle informazioni ai media cartacei e online. (Sulla redazione del comunicato stampa abbiamo scritto numerosi post - basta ricercare con il motore di ricerca interno e si trovano numerosi dettagli).

Quindi, iniziamo a lavorare sulla divulgazione.

Mentre una volta in redazione si inviavano Fax, oggi il mezzo più comodo per tutti è sicuramente l'email. Facile, veloce, con la possibilità di inserire link di approfondimento è il sistema più utilizzato. Chi la riceve nella casella di posta, chi la riceve nel proprio mobile, ... l'importante è riceverla.
Per chi si accinge per la prima volta a gestire un ufficio stampa l'aspetto più ostico è il database contatti (sicuramente abbastanza scarno). Sarà necessario quindi iniziare con la creazione della propria mailing list. Una raccomandazione importante è quella di tenere aggiornato il proprio database.
Per chi non avesse un proprio database esistono strumenti e pubblicazioni che possono supportare l'inizio dell'attività, tra questi, la storica Agenda del giornalista, e un più tecnologico Mediaddress online. Questi strumenti permettono (a differenti livelli di investimento economico) di avere una base di partenza segnalando le redazioni e i vari capiredattori, prima di prendere i contatti diretti e crearsi il proprio mailing profilato.
E' consigliato comunque per ciascuna attività di ufficio stampa telefonare alle varie redazioni in modo da capire insieme al segretario di redazione l'interlocutore più adatto. Solitamente gli inviati si reperiscono attraverso questo tipo di telefonata. La telefonata dovrà essere breve, e dovrà spiegare in modo semplice ed immediato l'argomento, senza far perdere tempo e soprattutto ottenendo così il referente giusto.
A seguire si spedisce il comunicato stampa.
Con la conferma di lettura si capirà se il comunicato è arrivato a destinazione. E sarà il giornalista a ricontattare in caso di interesse.
Attenzione, anche se scrive il pezzo il giornalista non è tenuto a darne comunicazione quindi controllate sempre attraverso sistemi di monitoring: la rassegna stampa. Ottimo strumento, sempre impegnativo a livello economico è l'Eco della Stampa, altrimenti ci si può affidare a PressToday che recensisce le notizie dai giornali online. Utilizzate molto anche i motori di ricerca per capire chi ha segnalato la notizia.




domenica 17 aprile 2011

La comunicazione tradizionale e la comunicazione nel web 2.0

Parlando di ufficio stampa online dobbiamo pensare a due differenti modi di concepire sia la Press Area, sia il comunicato stampa stesso.

Lo dobbiamo fare affrontando l'argomento sia nel momento della stesura del comunicato che nel momento della divulgazione. Quindi passiamo da tradizionale (intesa ovviamente come un file che viene spedito ad un indirizzo email) a online (inteso come area online in cui inserire materiali ulteriori) a web 2.0 quindi con tutti gli strumenti social di cui disponiamo (ovvero un sistema integrato in cui la diffusione dell'informazione può avvenire in maniera automatizzata, in cui l'informazione può essere condivisa, commentata, in cui l'informazione è collegata ad una galleria di immagini organizzata per tag, o a video organizzati per tag ...).

La mia comunicazione quindi come la imposto?
Iniziamo con un comunicato stampa e pensiamo alla divulgazione in modo tradizionale. Stesura, invio tramite email (ormai tutti i giornalisti forniscono la mail per ricevere comodamente l'informazione nella casella di posta elettronica). Qui la mia comunicazione è mittente - messaggio - ricevente, distribuisco l'informazione. Io invio al mio destinatario il messaggio. In questo caso è la trasposizione di una comunicazione tradizionale, il mio messaggio lo riceve solo il mio contatto. E' una scelta che si fa se la comunicazione deve arrivare solo a determinati destinatari.

Pensiamo alla divulgazione del comunicato stampa online. Il mio comunicato riguarda un evento a cui vorrei partecipassero molte persone. Qui, l'informazione non solo deve arrivare ad un indirizzario, ma deve coinvolgere il maggior numero di ospiti. Siamo di fronte ad un'informazione che non solo dal mittente va al ricevente, ma questa volta deve raggiungere un "nuovo ricevente" non presente nell'indirizzario e appunto, a sua volta deve essere raggiunta da un nuovo destinatario ... l'informazione deve quindi essere indicizzata (per parole chiave) e distribuita/diffusa

giovedì 3 marzo 2011

"More Followers less Graphic": quando il contenuto fa audience

Oggi parliamo di contenuti web e di quanto sia l'aspetto centrale per il mercato (online e offline).
Fino a qualche tempo fa l'impatto grafico e il layout erano punti fermi per qualsiasi progettazione, spesso si incorreva addirittura nella selezione di un aspetto accattivante piuttosto in che contenuti di qualità. Oggi non è più così!
Lo dimostrano Blog con 50.000 e più followers, lo dimostrano le aziende che "rincorrono" questi newbie a discapito di specialisti del settore, lo dimostrano le critiche che spesso questi newbie ricevono (ovviamente spesso frutto di invidia).
Naturalmente non posso che essere d'accordo su una scelta di questo tipo, ovvero la capacità di fare PR online, viral marketing, e perché no autopromozione, può essere un veicolo di contenuti, prodotti, iniziative e attività. La bravura qui sta nel fatto di comprendere appieno lo strumento di comunicazione che si ha a disposizione e di sfruttarlo appieno. Chi lo sfrutta appieno ha sicuramente studiato il mezzo. Attenzione però, l'importante è che i contenuti siano di qualità con informazioni correte e personalità.
E la personalizzazione è la chiave di questo nuovo modello di comunicazione. Non più impersonale fatto di informazioni e dati, ma sempre più spesso si ricerca il pensiero di chi scrive le informazioni, il coinvolgimento, l'emozionalità. Sono i social i mezzi di comunicazione che creano fidelizzazione e questi necessitano di personalizzazione. Sono le foto (caricate sempre più spesso su Flickr), i video (Youtube), la propria pagina Facebook, il gruppo, i Tweets, ecc. E ancora una volta il suggerimento è contenuti di qualità, personalizzati, sfruttando appieno ogni strumento a disposizione. Ma attenzione: ogni strumento significa capirlo, e utilizzarlo al meglio.
Ed ecco spiegato perché certi blog o siti non sono per nulla accattivanti graficamente, ma contengono numerose pubblicità e vengono sempre coinvolti in attività promozionali.